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MARISA ARGENTATO AND PASQUALE PENNACCHIO

source: bosch500

The Italian artist duo Pennacchio Argentato, composed by Pasquale Pennacchio and Marisa Argentato, have been working together since 2002. Through the use of various artistic mediums and a non-narrative process, the body work of these two artists focuses on the conditions of art production in intersection with current social situations, more specifically in reference to their native context. Their attempt to renegotiate social and perceptive condition starts as a reflection on their own artistic rule and the way they position themselves into the system.
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source: artotecait

Pasquale Pennacchio e Marisa Argentato vivono e collaborano, dal 2000, tra Napoli e Caserta. Giovanissimi, lavorano alla costruzione di un immaginario sospeso tra una profonda inquietudine ed un’armonia solo apparente.

Nella più giovane generazione di artisti presenti a Napoli se ne possono segnalare tre che hanno già raggiunto un grado di maturità espressiva che lascia molto ben sperare nei futuri sviluppi della loro ricerca. Il duo Pennacchio Argentato rielabora artigianalmente immagini che è possibile ritrovare nelle più diffuse riviste di moda. I personaggi che i due artisti raffigurano, sia nelle installazioni che nei pannelli fotografici, sono manichini che essi travestono, truccano e atteggiano proprio come fossero modelli di alta moda. Tali personaggi appaiono inquietanti, glaciali ed assolutamente innaturali, eppure, queste caratteristiche, anziché sottolinearne l’evidente artificialità, insinuano nell’osservatore il dubbio sulla loro umanità, tante e tali sono le aberrazioni della naturalezza fisica dei corpi cui l’alta moda ci ha ormai abituato.

I Pennacchio Argentato hanno mostrato, attraverso brani di storie fantastiche, che si manifesteranno agli osservatori soltanto come frammenti di un racconto che precede e continua, ma che ci è dato solo immaginare e non conoscere. I soggetti delle loro storie sono due manichini gli artisti travestono, rendendoli estremamente umani. L’umanità dei loro personaggi, però, appare quasi esasperata, perché è resa evidente più dal travestimento (dal trucco, dalle parrucche, dai vestiti) che dalle forme antropomorfe dei manichini. A ben vedere ciò costituisce ancora una riflessione sulla realtà della vita, nella quale i simboli culturali che portiamo addosso sono più comunicativi, e dunque più importanti, dell’apparenza fisica che ci caratterizza.
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source: italianoascuolach

Marisa Argentato (1977) e Pasquale Pennacchio (1979) utilizzano una varietà di processi di produzione industriali e stampe digitali per creare sculture e installazioni. Viene tematizzato da un lato il corpo umano, dall’altro l’esibizionismo artificiale dell’“arte che mostra“. Le opere d’arte in mostra sono state create appositamente per lo spazio d’arte Van Horbourg.