Francisco López Guerra Almada
source: archdailymx
Desde la primera participación oficial de México en la Expo de Filadelfia en 1876, el pabellón mexicano siempre ha dado mucho de que hablar; y ahora después de 75 días de conocer el fallo del jurado del Concurso Nacional de Diseño Arquitectónico del Pabellón de México en la próxima Exposición Universal de Milán en 2015, por fin se pudo conocer la propuesta ganadora diseñada por el arquitecto Francisco López Guerra Almada en conjunto con el Chef Jorge Vallejo y el Biólogo Juan Guzz, quienes basaron su propuesta en un alimento característico mexicano, “el maíz” (en palabras del arquitecto).
Fueron 39 proyectos los participantes de este concurso y resultaron tres primeros lugares (puedes ver aquí las propuestas del segundo y tercer lugar) y dos menciones especiales. Los criterios que se tomaron en cuenta para dar el veredicto final fueron: Forma y Función del proyecto arquitectónico, Nivel de sustentabilidad, Facilidad de construcción y desmontaje y Cumplimiento del programa y presupuesto.
Este concurso nacional tuvo como jurado calificador a los reconocidos arquitectos mexicanos, Mauricio Rivero Borrell, expresidente del Colegio de Arquitectos de México; José Luis Cortés Delgado, Director de Educación Continua y Exdirector de la Carrera de Arquitectura de la Universidad Iberoamericana; Marcos Mazari Hiriart, Director de la Facultad de Arquitectura de la UNAM; José Fernando Vigil Herrera, expresidente de la Fundación Luis Barragán, entre otros.
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source: floornature
Mexican cuisine, which draws on the country’s ancient culture and great variety of flavours, was declared an Intangible Cultural Heritage by Unesco in 2010.
Corn is one of its key elements, and the shape of an ear of corn inspires the design of the Mexican pavilion for Expo Milano 2015, showcasing the theme “Mexico, the Seed for a New World: Food, Diversity and Heritage”.
The project by architect Francisco López Guerra Almada in collaboration with chef Jorge Vallejo and biologist Juan Guzzy, is based on criteria of sustainability.
The pavilion occupies a 1910 sq m area and is covered with cladding recalling the shape of an ear of corn. Inside, traditional Mexican foods are exhibited with flowing water and gardens in a spiral-shaped route.
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source: fruitbookmagazineit
Mentre i giornali nazionali si soffermano sulle polemiche e le indagini che riguardano Expo, nella sede dell’Esposizione Universale i lavori di costruzione procedono spediti e regalano anche qualche bella sorpresa architettonica. E’ il caso del padiglione del Messico, che ha colto in pieno lo spirito dell’evento (Nutrire il pianeta, Energia per la vita). Un architetto, uno chef e un biologo hanno progettato infatti una costruzione stupefacente ispirata ad una delle colture più diffuse nell’America Latina: il mais
Expo padiglione Messico A partire dalla sua prima partecipazione a un’Esposizione Universale (a Philadelphia nel 1876) il Messico ha sempre presentato un padiglione capace di impressionare e far parlare di sé e anche in questo caso non ha deluso le aspettative. L’architetto Francisco López Guerra Almada, insieme con lo chef Jorge Vallejo e la consulenza del biologo Juan Guzzy, ha ideato la proposta vincitrice del concorso internazionale basandosi sull’alimento messicano più caratteristico, il mais. Alla forma di una grande pannocchia di mais si ispira infatti la grande struttura esterna, che copre il padiglione di 1910 metri quadri, collocato in una posizione privilegiata, all’incrocio dei due viali principali.
Expo padiglione MessicoNon solo, la copertura sarà realizzata in fibra naturale e semi trasparente per intravedere l’interno, soprattutto di notte quando questa sarà illuminata. All’interno il movimento e il dinamismo sarà creato dall’acqua che scenderà dall’alto verso il basso creando dei giardini. Rampe elicoidali infine collegheranno tra loro i diversi livelli dell’edificio.
Expo 2015, attese 21 milioni di persone. Cos’è?
All’interno si potrà trovare la più ricca esposizione di prodotti tipici messicani, alla scoperta della ricchezza gastronomica, ecologica e culturale del paese del centro americano. Tema della partecipazione messicana sarà appunto: Messico, il seme per un mondo nuovo: cibo, diversità ed eredità. Il Messico infatti è una terra che ospita una grande varietà di piante, animali, ecosistemi: una vera e propria culla della biodiversità. Questa ricchezza è strettamente legata a una cultura millenaria e a una delle più varie, sofisticate e assortite gastronomie, tanto che nel 2010 la cucina messicana è stata dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco. È una storia fatta di sapoExpo padiglione Messicori, un modello che armonizza coniugandoli attività agricole, rituali, saggezza pratica tradizionale, tecniche e abitudini culinarie, utensili unici, come il metate o il molcajete, e comportamenti comunitari.
Expo Milano 2015 ha tra i suoi temi fondamentali anche la sostenibilità, tanto come principio a cui rispondere per nutrire la popolazione mondiale, quanto nei criteri per il progetto architettonico. Materiali ecologici, facilità di costruzione e smontaggio e compimento dei programmi proposti, anche a questi criteri risponde la stupefacente composizione messicana.
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source: daotaokientrucvn
Điều này đã được cảm hứng cho Expo Milano 2015 tập trung vào các vấn đề: năng lượng cho cuộc sống, tầm quan trọng của dinh dưỡng cho tất cả chúng ta và vai trò trung tâm mà con người.
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source: mtec-design
Born in Mexico City in 1946 and Licensed in Architecture by the Ahanuac University in Mexico. He was awarded the National Architecture Prize “Luis Barragan”, by the Mexican Architects Society, The Architect’s College of Mexico City and the National Architecture Academy, as recognition to his professional practice and trajectory.
Among his workshop’s most outstanding accomplishments are the Museum of Science and Technology of Xalapa, the Museum of Science and Aquarium of Ensenada, the Museum of Science and Technology of Chihuahua, the Aquarium of Veracruz, the Mexican Pavilion at the World Expo Aichi 2005 in Japan, the Latinoamerican Pavilion at the World Expo Zaragoza 2008 in Spain, the New Public Library of the State of Jalisco, Mexico, among many other high-density residential and commercial projects throughout the Country.