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MEMO AKTEN

Pittura del corpo
File Festival
L’interazione è semplice, il movimento crea pittura. Nascosti nella semplicità ci sono strati di dettagli sottili. Diversi aspetti del movimento: dimensione, velocità, accelerazione, curvatura, hanno tutti un effetto sul risultato: colpi, schizzi, gocciolamenti, spirali; ed è lasciato agli utenti per giocare e scoprire. L’installazione è progettata per funzionare con qualsiasi numero di persone ed è scalabile per coprire aree piccole o grandi. Mentre l’installazione è adatta ad un singolo utente, quando sono presenti più utenti emerge una nuova dinamica. Un’interazione da utente a utente nasce quando il pubblico inizia a giocare con l’altro attraverso l’installazione, lanciandosi pittura virtuale l’uno sull’altro, cercando di completare o distruggere i dipinti dell’altro.

MARTIN HESSELMEIER AND ANDREAS MUXEL

Il peso della luce
La luce, come la interpretiamo abitualmente, è un elemento senza massa e gravità. Per “il peso della luce” un motore fisico simula le forze cinetiche di un oggetto in movimento. Questa massa è proiettata su una struttura a forma di onda nello spazio virtuale. L’oggetto in movimento è rappresentato come una particella di luce nello spazio fisico. La gravità, la massa, la densità e l’attrito influenzano la velocità e l’accelerazione di queste particelle di luce. Poiché il movimento delle particelle si basa su una simulazione, non deve aderire alle realtà fisiche che conosciamo dalla vita di tutti i giorni. Pertanto l’installazione va oltre il comportamento previsto. La materia della luce attraversa così una reinterpretazione della nostra realtà conosciuta.