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RHIZOMATIKS RESEARCH ELEVENPLAY KYLE MCDONALD

Figure Discrete
Esecutori umani incontrano corpi generati dal computer, visualizzazioni calcolate del movimento incontrano droni svolazzanti! L’intelligenza artificiale e le macchine di autoapprendimento fanno apparire questa tavolozza inedita di progetti di movimento, progetti che trascendono di gran lunga i confini dell’articolazione umana, consentendo uno sguardo profondo nel mondo astratto dell’elaborazione dei dati. Il team di Rhizomatiks Research, guidato dall’artista, programmatore, designer dell’interazione e DJ giapponese Daito Manabe, riunisce il potere collettivo con un numero di esperti, tra cui i cinque ballerini ELEVENPLAY del coreografo MIKIKO e dell’artista di programmazione Kyle McDonald. Il risultato è un’immagine mozzafiato, realizzata magnificamente, insomma: visivamente sbalorditiva.

Julien Prévieux

Where Is My (Deep) Mind?
In Dov’è la mia (profonda) mente? quattro artisti incarnano diverse esperienze di apprendimento automatico. Sia sperimentatori che soggetti di esperienza, gli attori mostrano una serie di processi di apprendimento automatico, dal riconoscimento dei movimenti sportivi alle tecniche di negoziazione di acquisto e vendita. Gesti e parole codificati, trasferiti a macchine ignare del contesto culturale, producono altrettanti slittamenti o errori imprevisti, contraffazioni comportamentali con accenti comici.

Ralf Baecker

A Natural History of Networks / Soft Machine
A Natural History of Networks / SoftMachine è una macchina algoritmica elettrochimica che sonda un regime materiale computazionale e tecnologico alternativo, informata dagli esperimenti di Gordon Pask sui meccanismi di apprendimento elettrochimico [↓1] e dalla ricerca attuale sulla biomimetica, sulla materia programmabile e sul liquido controllato spazio-temporalmente attuatori in metallo. Al suo interno, un apparato sperimentale elettrochimico costruito su misura (SoftMachine) crea un microcosmo fluido dinamico che compie un continuo divenire di forme, strutture e narrazioni materiche. La performance mira a provocare nuovi immaginari del macchinico, dell’artificiale e della materia. Una tecnologia radicale che collega il pensiero meccanico tradizionalmente discreto e i materiali morbidi/fluidi che consentono un comportamento auto-organizzato attraverso le loro specifiche agenzie materiali.

Fuse

Artificial botany
Artificial Botany è un progetto che esplora le potenzialità espressive delle illustrazioni botaniche attraverso l’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico. Prima dell’invenzione della fotografia, le illustrazioni botaniche erano l’unico modo per archiviare visivamente le molteplici specie di piante esistenti al mondo. Queste immagini sono state usate da fisici, farmacisti e scienziati botanici per l’identificazione, l’analisi e la classificazione delle specie.