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LUDMILA RODRIGUES

Politopo
File Festival
“Polytope” è una struttura leggera e maneggevole che coinvolge il visitatore in un’indagine spazio-corporea. È rigido e, allo stesso tempo, docile. Un vuoto che prende spazio. Il suo volume è giustapposto e riordinato attraverso l’azione del visitatore.

Daniel Rozin

Darwinian Rotating Lines Mirror
Questo è il terzo pezzo della serie di Darwinian Software Mirrors. In queste opere la “pressione evolutiva” programmata spinge le opere d’arte ad assomigliare all’immagine speculare dello spettatore. Coinvolgendo lo spettatore con una risposta interattiva, ogni opera varia le proprietà formali di linea, luminosità e tempo, poiché le immagini basate sullo schermo sono costruite in modo improvvisato.

WOLFGANG BUTTRESS

l’alveare kew gardens
“La proposta coinvolge in modo interessante l’idea di ‘provvisorio’. Utilizza l’aspetto temporaneo dell’installazione per impegnarsi con attenzione con lo scopo e le esigenze a breve e lungo termine del terreno”, hanno affermato i giudici. Progettato originariamente per l’Expo 2015 di Milano, The Hive è stato trasferito per due anni a Kew Gardens, nel centro di Londra, dove ha fatto parte di uno spazio per eventi. Progettato per dare ai visitatori uno sguardo sulla vita delle api che lavorano, il padiglione è stato costruito con 169.300 singoli componenti in alluminio dotati di centinaia di luci a LED. Man mano che il prato che circonda la struttura cresce, iniziano a fiorire diverse specie di piante, portando con sé i suoni di vere api che esaltano l’esperienza multisensoriale del padiglione. L’installazione estetica e simbolica ne rappresenta l’omonima, con l’obiettivo di mostrare ai visitatori l’importanza di proteggere l’ape.

DILLER SCOFIDIO + RENFRO

Riflessioni su una scatola di vetro
“Riflessioni su una scatola di vetro” occupa l’intero piano terra dell’edificio progettato da jean nouvel, generando un ambiente coinvolgente e accattivante suddiviso tra due spazi adiacenti della galleria. Nel primo volume, una perdita fabbricata nel soffitto genera singole goccioline d’acqua, che poi cadono da 12 punti specificati nel tetto della struttura. Ogni goccia viene quindi catturata in basso in un secchio robotico rosso che si muove in sincronia con l’acqua che cade. Allo stesso tempo, un enorme schermo LED appeso all’interno della galleria adiacente invita i visitatori a vedere il soffitto di nouvel dalla prospettiva del secchio, proiettando un’immagine ondulata e distorta.

Phillipe Parreno

ФИЛИПП ПАРРЕНО
فيليب بارينو
菲利普·帕雷诺
H {N)Y P N(Y} OSIS
la mostra “H {N) YPN (Y} OSIS” – co-curata da hans-ulrich obrist e alex poots, con la consulenza del curatore tom eccles – include una vasta collezione di luci scultoree sospese dal soffitto cavernoso. dal design di tendoni cinematografici pendono sopra i visitatori in fasci e come singole geometrie, proiettando modelli dinamici sul terreno. mentre un partecipante cammina attraverso il sito, incontra installazioni video, proiezioni, pianoforti, sedie, altoparlanti e suoni, tutto ciò che è stato orchestrato con cura per produrre un ambiente creativo coinvolgente, sensoriale e in continua evoluzione.