highlike

Judith Barry

Immaginazione Morta Immagina
Una testa androgina è proiettata come contenuta all’interno di un cubo minimalista. I suoni della testa che respirano lentamente riempiono lo spazio. La testa è serena, in attesa. Improvvisamente una sostanza si riversa su di esso da tutte le parti, inzuppandolo in quello che sembra essere un fluido corporeo. Lo spettatore vuole distogliere lo sguardo ma non può, lo sguardo è costretto attraverso l’invocazione della pulsione scopica. L’orrore per la natura ripugnante della sostanza (l’abietto) è sostituito dal fascino per la bellezza di quello che potrebbe essere considerato un sublime contemporaneo.

Anna Ridler

Mosaic Virus
Mosaic Virus (2018) e Mosaic Virus (2019) sono una serie di opere che raccolgono idee sul capitalismo, il valore e il crollo da diversi punti della storia. Il primo è un pezzo di immagine in movimento a schermo singolo che mostra una griglia di tulipani in continua evoluzione in fiore; la seconda un’installazione video su tre schermi, ognuno dei quali mostra un singolo tulipano. In entrambi i pezzi i tulipani sono controllati dal prezzo del bitcoin, cambiando nel tempo per mostrare come fluttua il mercato e rendendo esplicito questo collegamento. Tulipmania è stato un fenomeno del XVII secolo che ha visto il prezzo dei bulbi di tulipano aumentare e crollare: al culmine andando allo stesso prezzo di una casa di città di Amsterdam prima di scendere al prezzo di una cipolla. È spesso considerato un esempio di uno dei primi casi registrati di una bolla speculativa e si possono fare forti parallelismi con la speculazione in corso sulle criptovalute. C’è un’evidente connessione economica tra i due sistemi – entrambi sono spesso descritti come frenesie instabili – ma per me questa associazione va oltre il modo in cui i prezzi dei due si comportano su un grafico.

QUADRATURE

Supraspettivi
Nel processo di creazione di Supraspectives, il duo di artisti Quadrature ha raccolto i dati di 590 satelliti spia (recenti e precedenti), la cui traiettoria segue l’installazione. Un terzo di loro può essere considerato spazzatura spaziale, poiché sono obsoleti o danneggiati, ma continuano comunque a sorvolare noi. L’installazione calcola in tempo reale i percorsi di tutti quei satelliti e ricostruisce speculativamente la vista che stanno catturando, offrendo immagini intervenute artisticamente di ciò che i satelliti potrebbero osservare. Vengono selezionati principalmente i satelliti che transitano nei pressi della sede espositiva, abbinati ad altre immagini satellitari particolarmente interessanti o suggestive. Inoltre, un’antenna motorizzata appositamente costruita sul tetto si collega in diretta con i satelliti che sorvolano Tabakalera, trasformando i loro veri segnali radio in suono. Ogni volta che l’installazione si collega con un satellite, lo schermo mostra i dati ad esso relativi, come paese di origine o anno di lancio.