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RHIZOMATIKS RESEARCH ELEVENPLAY KYLE MCDONALD

Figure Discrete
Esecutori umani incontrano corpi generati dal computer, visualizzazioni calcolate del movimento incontrano droni svolazzanti! L’intelligenza artificiale e le macchine di autoapprendimento fanno apparire questa tavolozza inedita di progetti di movimento, progetti che trascendono di gran lunga i confini dell’articolazione umana, consentendo uno sguardo profondo nel mondo astratto dell’elaborazione dei dati. Il team di Rhizomatiks Research, guidato dall’artista, programmatore, designer dell’interazione e DJ giapponese Daito Manabe, riunisce il potere collettivo con un numero di esperti, tra cui i cinque ballerini ELEVENPLAY del coreografo MIKIKO e dell’artista di programmazione Kyle McDonald. Il risultato è un’immagine mozzafiato, realizzata magnificamente, insomma: visivamente sbalorditiva.

AMY KARLE

Reliquiario Rigenerativo
Sfruttando l’intelligenza delle cellule staminali umane, ha creato “Regenerative Reliquary”, un’impalcatura biostampata a forma di mano umana stampata in 3D in un idrogel pegda biodegradabile che si disintegra nel tempo. La scultura è installata in un bioreattore, con l’intenzione che le cellule staminali mesenchimali umane (hMSC da un donatore adulto) seminate su quel disegno alla fine crescano in tessuto e si mineralizzino nell’osso lungo quell’impalcatura.

KOHEI NAWA

Trono
Questo lavoro cerca di esprimere quella premonizione come un immenso “trono vacante fluttuante”. Se istanze di potere e autorità hanno governato sin dai tempi antichi e le piramidi forniscono un esempio, dobbiamo chiederci cosa ci riserverà il futuro. Creata con riferimento alle forme dei carri delle feste e dei santuari portatili che compaiono nei rituali e nelle festività d’Oriente, la scultura fonde le odierne tecniche di modellazione 3D con applicazioni in foglia d’oro che risalgono all’antico Egitto. Nel centro frontale c’è una stanza vuota, spazio sufficiente per far sedere un bambino di 2-3 anni, suggerendo che la nuova intelligenza è ancora in uno stato giovane. Specchietti luminosi e sferici posti al centro davanti e dietro. Realizzati in lamina di platino, rappresentano “gli occhi che guardano il mondo”, dove quello frontale guarda al futuro e il retro si riflette nel passato.