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Alfredo Pirri

Passi
Palazzo Altemps
l’Opera Passi, trova in questo contesto(Palazzo Altemps) una sua collocazione ideale in quanto contiene gli stessi spunti, le stesse materie e le stesse percezioni offerte dallo spazio che l’accoglie: una visione fatta di frammenti che il tempo tende a rendere fra loro indipendenti pur in una visione unica e un clangore rumoroso e a volte fastidioso che fa da sottofondo. Nel mio lavoro il rumore dello specchio che si frantuma sotto il peso del visitatore, nel museo il rumore del passato fatto di urla, ferro contro ferro, popoli che cantano in maniera selvaggia e sguardi persi nella frase di una poesia.

AZUMA MAKOTO

L’artista azuma makoto di Tokyo in collaborazione con john powell di JP aerospace ha completato un volo spaziale botanico, inviando un bonsai di pino bianco giapponese sospeso da un telaio in fibra di carbonio e una composizione di orchidee, ortensie, gigli e iris, tra le altre piante nella stratosfera. lanciata con un pallone appositamente attrezzato dal deserto di roccia nera in Nevada, la missione, intitolata “exbiotanica”, è stata concettualizzata per consentire a diverse piante di entrare nell’ignoto, lontano dalla terra.

MARTIN HESSELMEIER AND ANDREAS MUXEL

Il peso della luce
La luce, come la interpretiamo abitualmente, è un elemento senza massa e gravità. Per “il peso della luce” un motore fisico simula le forze cinetiche di un oggetto in movimento. Questa massa è proiettata su una struttura a forma di onda nello spazio virtuale. L’oggetto in movimento è rappresentato come una particella di luce nello spazio fisico. La gravità, la massa, la densità e l’attrito influenzano la velocità e l’accelerazione di queste particelle di luce. Poiché il movimento delle particelle si basa su una simulazione, non deve aderire alle realtà fisiche che conosciamo dalla vita di tutti i giorni. Pertanto l’installazione va oltre il comportamento previsto. La materia della luce attraversa così una reinterpretazione della nostra realtà conosciuta.

CLOUDS ARCHITECTURE OFFICE

AVATAR X Lab
Il progetto è una partnership tra ANA Holdings Inc. e Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA); una parte di AVATAR X, un programma collaborativo per il progresso dell’esplorazione e dello sviluppo dello spazio. ANA e JAXA sono entrambe esperte nel lanciare veicoli nell’atmosfera, la sensazione di sospensione o di “essere nell’aria” è naturale per entrambe le entità. L’AVATAR X Lab Building è progettato come un edificio sospeso che galleggia sopra un cratere simile alla luna. La struttura a più piani galleggia a diciotto metri sopra il fondo del cratere ed è accessibile da un ponte. Quando gli astronauti salgono a bordo di un veicolo spaziale attraversano un ponte; quando saliamo a bordo di un aereo, attraversiamo un ponte a reazione tra il terminal e l’aereo. Questo è il nostro ultimo contatto con un terreno familiare prima di partire per un posto nuovo. L’edificio sospeso incarna questo varco di soglie: dopo aver superato il ponte si viene trasportati in un nuovo luogo, l’AVATAR X Lab Building, dove l’innovazione tecnologica cambierà il modo in cui vediamo il mondo.

REJANE CANTONI & LEONARDO CRESCENTI

Tunnel
“Tunnel” è una scultura cinetica, immersiva e interattiva, composta da 92 portici disordinati a seconda della posizione e della massa corporea dell’interattore. Molti utenti possono entrare e interagire contemporaneamente con la macchina. Gli interattori agiscono sulla macchina in base alla loro posizione e al loro peso. Un esempio di interazione è: entri nel “Tunnel” e ti trovi vicino a una delle pareti laterali. In questo caso, la posizione relativa e la forza gravitazionale del tuo corpo provocano variazioni dell’altezza del suolo. Il terreno è inclinato fino a 5 °, i relativi portali ruotano gradualmente nella direzione e nell’angolo corrispondenti, che propaga movimenti ondulatori per tutta l’installazione. All’osservatore esterno, il movimento interno o il tuo spostamento rispetto all’installazione produce effetti ottici cinetici.

DILLER SCOFIDIO + RENFRO

Riflessioni su una scatola di vetro
“Riflessioni su una scatola di vetro” occupa l’intero piano terra dell’edificio progettato da jean nouvel, generando un ambiente coinvolgente e accattivante suddiviso tra due spazi adiacenti della galleria. Nel primo volume, una perdita fabbricata nel soffitto genera singole goccioline d’acqua, che poi cadono da 12 punti specificati nel tetto della struttura. Ogni goccia viene quindi catturata in basso in un secchio robotico rosso che si muove in sincronia con l’acqua che cade. Allo stesso tempo, un enorme schermo LED appeso all’interno della galleria adiacente invita i visitatori a vedere il soffitto di nouvel dalla prospettiva del secchio, proiettando un’immagine ondulata e distorta.

LAWRENCE MALSTAF

Rimpicciolire
Due grandi fogli di plastica trasparente e un dispositivo che aspira gradualmente l’aria tra di loro lasciano il corpo (in questo caso l’artista stesso) confezionato sottovuoto e sospeso verticalmente. Il tubo trasparente inserito tra le due superfici permette alla persona all’interno dell’impianto di regolare il flusso d’aria. Come risultato della crescente pressione tra i fogli di plastica, la superficie del corpo imballato si congela gradualmente in più micro pieghe. Per tutta la durata dello spettacolo, la persona all’interno si muove lentamente e cambia posizione, che varia da una posizione quasi embrionale a una che assomiglia a un corpo crocifisso.

NUMEN/FOR USE

Corda
Corda è un’installazione artistica proposta dal gruppo di design austriaco Numen / For Use. Il designer disegna corde da un’estremità all’altra in un grande cubo gonfiabile per formare un piccolo mondo a griglia. Quando l’intero cubo è pieno d’aria, le corde densamente imballate sono tese e ogni corda è sufficiente per sostenere il peso di una persona. Le persone possono arrampicarsi e attraversarlo e sperimentare il senso generale dello spazio nella direzione impercettibile.

aires mateus

Centro de Convívio de Grândola
No Centro de Convívio de Grândola uma completa transparência horizontal une todo o espaço, que como vivência se diferencia no “peso” dos vazios verticais.more

MELANIE BONAJO

梅拉妮·柏娜桥
I beni, per quanto desiderati o utili, possono diventare un peso nel tempo. Tuttavia, diventano anche una parte molto reale di ciò che siamo e delle vite che costruiamo per noi stessi. Melanie Bonajo esplora le nostre relazioni con gli oggetti materiali e il ruolo che giocano nella nostra creazione del “sé”. La serie Furniture Bondage parla della necessità di una perfetta armonia con il mondo che ci circonda. Il risultato è una nuova forma vivente, una fusione del corpo umano con i suoi ornamenti esterni.