highlike

Gabriele Garavaglia

Gabriele Garavaglia

source: curamagazine

Gabriele Garavaglia was born in Vercelli, 1981.
After studying Architecture in Milan and London, he worked as assistant to Alberto Garutti, Milan 2008; Armin Linke, Berlin 2009/10; since 2010 he collaborates with Patrick Tuttofuoco. His artist research is based on the conceptual approach and it’s characterized by a series of site-specific interventions, installations, sculptures, in order to explore the surrounding space as a tank of humanity. During the last years he participated in workshops, seminars and masterclasses held by Rirkrit Tiravanija, Stefano Arienti, Joan Jonas, Koo Jeong A, Didier Fiuza Faustino and Keren Cytter.
Gabriele was artist in residence at Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Torino 2013; Apartment Project, Istanbul 2013 and EMAA, Nicosia 2013; Global Art Programme, Istanbul 2012; CCA Kitakyushu – Japan 2010/11 and in 2012 Gabriele has been selected as resident artist at Gertrude Contemporary, Melbourne. Between 2010 and 2013 he takes part in several collective shows in Berlin, Los Angeles, Bologna, London, Istanbul, Kitakyushu, Milan, Turin, including: Kontrol Noktası, DEPO, Istanbul; UNO, Interno 4, Bologna; Spatial Design, Andrew Shire Gallery, Los Angeles; Officine dell’arte, Careof – Viafarini, Milan. In 2012, Gabriele Garavaglia opened in Milan 3 W L λ, his solo exhibition at Viafarini – DOCVA, curated by Milovan Farronato. He lives and works in Berlin.
.
.
.
.
.
.
.
source: viafariniorg

Gabriele Garavaglia torna, a un anno di distanza, nello stesso luogo, sulla stessa scena. Nel dicembre del 2011 aveva eretto una colonna bianca in cartongesso come personale partecipazione all’interno dell’evento collettivo a conclusione del workshop trimestrale condotto da Stefano Arienti. Si trattava allora di un tentativo di mimetismo, un lieve ma incisivo spostamento dell’attenzione. A confronto con le altre colonne in metallo grigio cemento che trafiggono lo spazio di Viafarini DOCVA, la stele bianca di Garavaglia, disassata rispetto a un qualsiasi principio di statica, era un assurdo, o una sorpresa, o un principio che rimaneva nascosto. Smantellata e parcellizzata, conservata in frantumi in una soffitta per tutto un inverno e la sua conseguente estate, torna ora a occupare lo stesso spazio senza poter assumere la stessa posizione. Riesumata dal suo sepolcro, richiamata in vita per un’ultima comparsata, ribattezzata Il negativo di un anno luce, la colonna si palesa di nuovo, mentre tutto intorno cambia e subisce ulteriori slittamenti di senso.

Per la sua prima personale, Gabriele Garavaglia fornisce allo spazio una nuova consapevolezza: riduce la mostra ad un’Alpha; percorre con atto vandalico le preesistenze; ribalta la prospettiva invertendo letteralmente l’orientamento di una parete, fino a rincorrere e visualizzare in una costellazione a soffitto la storia dello spazio, dal 2008 (o forse anche prima) a oggi, delle sue mostre e dei suoi riassestamenti.

Interventi su misura che tradiscono ogni misura. Apparentemente site-specific, in realtà ricontestualizzazioni e traghettabili altrove. Attualizzazione, Metamorfosi, Camouflage …

Gabriele Garavaglia è nato a Vercelli nel 1981. È stato artista in residenza presso Caravansarai, Istambul 2012; CCA Kitakyushu, Giappone 2010/11 e sarà artista in residenza presso Gertude Contemporary, Melbourne 2013. Recentemente ha partecipato alle collettive: Spatial Design, Andrew Shire Gallery, Los Angeles 2012; Your Last Work, Casabianca, Bologna 2012; Officine dell’Arte, Careof DOCVA Viafarini, Milano 2011. Vive e lavora a Berlino.