GREGOR GAIDA
Child and Chalk
source: thisiscolossal
Artist Gregor Gaida (previously) lives and works in Bremen, Germany. His figurative sculptures often depict aggressive, even violent people engaging with eachother under unknown circumstances, as with this pair of mischievous aluminum boys titled Attaboys. Gaida says that he often bases his figures off of images found in magazines and books.
The found footage is often no more than an impulse that is no longer discernible in the further development of the shape. Analogous to photography, my objects are three-dimensional snapshots. The characters are frozen in movement and often cropped along imaginary image borders. I transport the fragmented character of photos into the third dimension. Simultaneously, when dealing with color and options of shaping, painterly characteristics appear. Thus, the life-sized special interventions are formally attributed to sculpture but are equally part of painterly and photographic categories.
Attaboys appears to be a reinterpretation of another set of sculptures from 2008, Kind und Kreide II, where two similar boys are seen drawing a line with chalk. I don’t know if the artist intends to draw a parallel between the two works, but I’m going to go with it. It leaves me wondering what they’ll be up to in four years from now. If you happen to be in Germany you can see Gaida’s work at PARROTTA Contemporary Art in Stuttgart through August 4th. All imagery courtesy the artist and PARROTTA Gallery.
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source: lamonomagazine
Las esculturas Gregor Gaida sorprenden por su increíble realismo y apariencia fotográfica. Artista con base en Bremen, Alemania, sus esculturas figurativas son fácilmente reconocibles por su tendencia a representar chicos en posiciones agresivas, incluso violentas, que protagonizan circunstancias desconocidas de las que, como una imposición de sentimiento, nos hace partícipes. Sus personajes se congelan en el movimiento, como si más que una escultura estuviéramos ante una fotografía. Su escultura Attaboys parece una segunda entrega de las serie que ya realizó en el 2008, Kind und Kreide II, donde dos chicos dibujan con una tiza. Muy recomendable.
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source: madenovatio
Gregor Gaida è un artista polacco che vive e lavora a Brema, in Germania e ammette di essere matto per l’odore del legno e lo usa spesso combinato con l’alluminio, poliestere, resina acrilica in un modo molto personale, quasi unico, fino a convertirlo in un elemento narrativo forte che lascia lo spettatore a bocca aperta; unisce gli approcci di fotografia e pittura per formare sculture inimitabili.
Le sculture di Gregor Gaida hanno qualcosa di quasi irreale, in loro il surrealismo è potente, vi è trasfigurazione, simbolo e narrazione; crea sculture incredibilmente emotive in cui anche gli elementi: legno, resina e cemento si fondono senza perdere la loro natura contrastante. Le sue opere riflettono la natura umana in una forma grezza, passionale, allegra, arrabbiata, isolata. Ogni pezzo è immacolato, disegnando un equilibrio splendido tra alabastro lucido e ruvida tela cucite. L’utilizzo minimo di mono-cromatico vernice e posture non tradizionali concedono allo spettatore uno spaccato di vita voyeuristica, il senso della espressione umana.
I suoi soggetti possono essere visti come istantanee tridimensionali, con protagonisti immaginari che lottano e si muovono, estratti e lontani dal loro cornice originale di azione. Nelle sue sculture, Gaida dà letteralmente forma a questo approccio e inizia storie senza concluderle; molti dei suoi soggetti sono anche fisicamente tagliati a metà, incompleti e quindi da completare. Sono allegorie del contemporaneo che, nella loro apertura e inafferrabilità suggeriscono diverse possibilità di una storia allo spettatore, tutte vere, tutte inevitabilmente nuovamente destinate ad essere incomplete, come d’altronde è la natura umana; urta, stimola, suggerisce Gaida, non da schemi, non racconta.
Gregor Gaida segue questa linea creativa con tutti i mezzi che ha; dalla scelta dei soggetti, delle pose, dei materiali, dei simboli e dell’allegoria ma anche unendo componenti di carica positiva, come il motivo del bambino, il colore bianco e la purezza del detersivo, ma loro somma tuttavia, produce un effetto negativo a irritare lo spettatore che oscilla tra attrazione e repulsione; a voi la scelta.
I due bimbi che tracciano il loro gioco con il gesso e sono identici ed intercambiabili; l’immenso toro che emerge (o affonda) difronte al gesto del bimbo; l’uomo che lentamente scompare, sono tutte creazioni magnifiche di grande potenza narrativa.
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source: fubiznet
Retour sur ces magnifiques sculptures en résine de bois, peint par l’artiste polonais Gregor Gaida. Actuellement basé à Brême, il combine son travail avec de l’aluminium, du polyester et de la résine acrylique. Des oeuvres avec des personnages en action et en plein effort physique.
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source: padmagcn
Gregor Gaida,波兰艺术家,出生于1976年,现居德国
Gregor Gaida的作品常会出现一些强有力的符号,如国旗或孩子,他的创作更多是提出问题而非给出答案,给观众留出思索的空间”,点击阅读全文可见这件作品的更多图片。
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source: pogledajto
Poljski umjetnik Gregor Gaida, s prebivalištem u Njemačkoj, prisvaja drvo kako bi ga pretvorio u snažan narativni element. Gotovo nadrealne, njegove skulpture fasciniraju svojom izvedbom, ali istodobno pružaju osjećaj nelagode. Drvo kao dominantan materijal kombinira s aluminijem, poliesterom i smolom, stvarajući radove bogate simbolima. Umjetnik naglašava da vizualnu ikonografiju pronalazi u časopisima, knjigama i ostalim medijima, dok se u radu izuzetno fokusira na kompoziciju i međuodnos likova. Delikatno obrađenom drvetu kontrastira fragmentarnost i prividnu nedovršenost kako bi osvijestio nedostatak konteksta. No, pravo značenje proizlazi iz gesta, činova koji sugeriraju kulturalni, socijalni ili politički nesklad. Dekontekstualizirane geste, na taj način, pružaju mnoštvo mogućih asocijacija.
Gaida tako uspijeva pričati priču kroz suptilno sugeriranje njenih dijelova. Iako naglašava intiman odnos koji ima sa svojim radovima, otkriva da insipraciju traži u svakodnevici i mukotrpnom životu radnika. Štoviše, priznaje da se radovi na prvi pogled mogu činiti dinamičnima, no oni uistinu reflektiraju nemoć pojedinca uvučena u vlastite poroke. No, unatoč nadrealnom imaginariju ili mogućoj citatnosti, njegovi radovi ipak nastoje ostati komunikativni prema promatraču.