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MASSIMO BARTOLINI

La strada di sotto

source: frithstreetgallery

b. 1962, Cecina, Italy

Massimo Bartolini’s work embraces various materials and techniques, from sculpture and performance to photography. His works have included an elevated floor that created the impression of distorted space; an installation in which a device on the heel of a visitor’s shoes altered the light in the exhibition space; and rooms suffused with perfume and the sound of leaking water. These, often sensual, artworks induce in the viewer a meditative state that is still highly experiential, making us reflect on the relativity of what is stable and unchangeable.
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source: listcouk

Like a moth to a flame, the habitual party-goer will always be drawn to Kraftwerkian big-city neon. So it goes in ‘La Strada di Sotto’ (The Street Below), the toytown-style installation that maps out the whole of the Fruitmarket’s main downstairs room in Italian artist Massimo Bartolini’s first solo exhibition in Scotland.

A working model culled from frameworks of lights used during Sicilian street celebrations, this complex network of criss-crossing tracklines is operated by the rise and fall of voices from the film in the adjoining room. The fact that the figure onscreen is Don Valentino, the man behind Sicily’s mass illuminations, speaks volumes of the light and shade intensity of what looks like a denser, Michael Bentine’s Potty Time version of Blackpool in all its after-dark glory.

Upstairs, there’s a similar sense of playfulness to the large table-top filled with out-of context looking miniatures picked and mixed from Bartolini’s studio: the scaled-down Buddhist monk says it all. If the carnival mash-up of sculpture and civic pride downstairs is anything to go by, the throbbing heart of the city just got brighter.
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source: artribune

2013 anno d’oro per Massimo Bartolini. Come altro definirlo, se nel giro di un mese l’artista toscano inanella un invito al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia – è uno dei 14 alfieri di Pietromarchi – ed una mostra personale in un importante spazio pubblico britannico? Già, perché fino al 14 aprile è la Fruitmarket Gallery di Edimburgo ad ospitare Studio Matters + 1, progetto strutturato su due esposizioni complementari e sovrapposte, la cui seconda tappa si terrà allo SMAK di Ghent in aprile.
La mostra è organizzata da Fiona Bradley, direttore della galleria stessa, e Philippe Van Cauteren, direttore dello SMAK, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo (ma non dovrebbe essere estranea la galleria Massimo De Carlo – che rappresenta Bartolini – con la sua sede londinese). Esposte una serie di opere recenti con una selezione di piccoli oggetti tratti dallo studio dell’artista, qui in esposizione per la prima volta. Ma soprattutto un’installazione di grande impatto, La strada di sotto, un campo di luci colorate, del tipo usato durante le celebrazioni di strada in Sicilia. La vedete – assieme ad altre della mostra – nella nostra fotogallery, in arrivo direttamente from Scotland.
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source: connectingcultures

Il linguaggio artistico di Massimo Bartolini si sviluppa mediante l’utilizzo di più tecniche, in particolare predilige le installazioni, ma fa uso anche di video e fotografie.

Nei suoi lavori l’artista reinterpreta gli spazi attraverso nuove forme e nuovi significati, crea ambienti inusuali e calati in una’atmosfera suggestiva: la sfera del pubblico abbraccia il mondo intero, interessandosi al mondo naturale di cui gli uomini fanno parte. Le opere realizzate sono strettamente connesse con il luogo in cui si trovano.

Spesso nelle sue opere Bartolini gioca con le sensazioni, i sensi e le percezioni, creando ambienti astratti, che coinvolgono la mente e il corpo del fruitore, mettendo in scena i diversi elementi della natura, dall’acqua, alla luce, fino gli odori. Il pubblico viene coinvolto attivamente nella fruizione dell’opera e nel medesimo tempo la completa. Bartolini ha partecipato a numerose esposizioni sia pubbliche che private, nazionali ed internazionali.