Noa Raviv
source: noaraviv
Noa Raviv is a womenswear designer from Tel Aviv, Israel.
Noa is fascinated by the tension between harmony and chaos, tradition and innovation, sensitively seeking for the perfect balance.
She likes to observe and look for the uniqueness and beauty in the mundane and ordinary. uniqueness and beauty in the mundane and ordinary.
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source: dezeen
Israeli fashion designer Noa Raviv has integrated 3D-printed elements into ruffled garments influenced by distorted digital drawings.
Noa Raviv printed and stitched lines and grids onto fabrics to evoke images of corrupted 3D drawings made using computer modelling software.
Related story: 3D-printed fabrics by Richard Beckett woven into Pringle of Scotland’s ready to wear garments
“While working on a 3D software I was fascinated by the grid shown on the 2D screen and by the way black repetitive lines defines voluminous objects,” Raviv told Dezeen.
“I’ve translated those lines into textiles that creates this sort of optical illusion.”
Tulle and silk organza fabrics in black, white and sheer tones are layered, ruffled and pleated into voluminous shapes.
These embellishments snake over the shoulders and cover the chests of the dresses. “I chose the materials that had the most innovative look and the ones that I thought would best fit,” Raviv explained.
Grid-like patterns are warped and stretched across parts of the garments to create optical illusions across the body.
Two 3D-printed pieces, formed from ribbed layers of polymer, were created on a Stratasys Objet Connex multi-material machine.
These were stitched to the shoulder of a translucent backless top and on the waist of a calf-length black dress.
Raviv used the shapes of broken Greek and Roman marble sculptures to inform the asymmetric silhouettes. “The silhouettes were influenced by classical sculptures, which were the point of departure for creating the collection,” she said.
“Those sculptures are rarely found unbroken, thus the shapes and patterns of the collection are mostly non symmetrical and has a sort of distorted or fractured look.”
The monochrome collection is peppered with details in orange, used to edge sections of fabric or chosen as the colour for socks. “In the 3D software I worked with there is a feature that marks the edges of an object with a selected colour,” Raviv said.
“This feature helps to spot errors and I used to work with a bold shade of orange. Therefore I thought it would be nice to bring that shade of orange into the collection.”
Black lines are used to edge the white and translucent pieces, while white is used to detail black material. Plain white and sheer skirts provide a contrast to the exaggerated patterned tops.
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source: lilianpacce
A tecnologia de impressão 3D aparece aos poucos no universo da moda. Recentemente, a jovem estilista Noa Raviv apresentou sua coleção de graduação superfocada na técnica! Pra “Hard Copy“, a israelense desenvolveu peças em tule e organza e em cima delas aplicou peças feitas na impressora 3D. Essas criações, grades deformadas e plissados, dão efeito de ilusão de ótica e fazem volumes diferentões pelo corpo.
As silhuetas foram inspiradas em estátuas gregas e romanas quebradas de uma maneira megamoderna (quase futurista), com muita assimetria. E Noa está concorrendo na premiação “3D Printshow Global Awards” como melhor estilista do ano! Na galeria você confere a coleção – clica na foto!
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source: enquireit
Oramai l’utilizzo della stampa 3D è visibile in una molteplicità di forme. La possibilità di riprodurre un modello 3D, realizzato con un software di modellazione, ha reso questo particolare procedimento di stampa celebre in numerosi ambiti: dal Jewellery Design all’architettura.
Recentemente la designer israeliana Noa Raviv ha utilizzato l’innovativa tecnologia della stampa 3D per progettare una collezione di moda avant garde: Hard Copy. Parte della sua Graduate Collection allo Shenkar College of Engineering and Design, la collezione ha ricevuto il Fini Leitersdorf Excellence Award e attualmente concorre al premio Fashion Designer of the Year del 3D PrintShow Global Award, sponsorizzato da Stratasys, noto brand di stampanti 3D.
Il punto di partenza della collezione? Il passato, ovvero l’arte classica e la sua evoluzione, che rivive negli abiti pseudo virtuali di Noa Raviv in un connubio futuristico.
“Le sculture classiche hanno influenzato le silhouettes e sono il punto di partenza per la creazione della collezione”
In collaborazione con Stratasys. Noa Raviv ha deliberatamente sviluppato immagini digitali manipolate al computer. Pezzi deformati, realizzati con un comando che sarebbe difficile da eseguire senza impostare una complessa configurazione di parametri, componenti e codici. La tensione tra il virtuale e il reale, tra 2D e 3D mi ha ispirato a creare questa collezione – ha spiegato Raviv. Seguendo questo motivo, ogni pezzo è una vera rappresentazione di una realtà alternativa presentata nei confini dello schermo. Per esempio la griglia è uno strumento utilizzato in diversi programmi quali: AutoCad o Illustrator per permettere ai designer di capire le misure, la scala le proporzioni.
Le stesse griglie, che nella fase di progettazione al computer marcano i volumi dell’oggetto, vengono trasposte su tessuto ricreando una sorta di illusione ottica da indossare, fatta di seta e tulle.
È un lavoro d’arte unico che non ammette ripetizioni. Benché in teoria chiunque abbia il progetto dei templates per la stampa in 3D potrebbe realizzare i suoi abiti, è importante notare che l’hand work dell’ultima fase, che consiste nel mettere i pezzi finali insieme, complica ulteriormente la relationship tra il lato virtuale e sartoriale, rendendoli irriproducibili.
“Molte cuciture a mano e poche cuciture a macchina, molti drappeggi”- spiega Raviv – Potrebbe essere un paradosso, perché sebbene potrebbe essere in via teorica riprodotto, questo in realtà non è possibile. Non potrei nemmeno ricreare esattamente gli stessi capi per via dei drappeggi e delle cuciture manuali”
Basta dare uno sguardo agli abiti di Raviv per sentire la tensione emergere. Gli abiti sembrano che essere fondamentalmente sconnessi in realtà hanno una propria logica.
Anche la palette colori rispecchia la tensione tra passato e futuro, tra il reale e il digitale, rafforzando l’illusione ottica. La collezione sostanzialmente monocromatica è arricchita da dettagli colourful che traggono ispirazione dal procedimento digitale che permette di creare i modelli 3D. Infatti al classico black&white viene accostato l’arancione utilizzato per bordare parti di tessuto o scelto come colore contrasto per dettagli e accessori.
Le linee nere sono state utilizzate per bordare i pezzi bianchi traslucidi, mentre il bianco viene utilizzato come dettaglio nei materiali neri come in una sorta di contrasto.
L’abilità di Noa Raviv sia con i media tradizionali che digitali le hanno dato l’abilità di creare potenti e uniche combinazioni sartoriali che in Hard Copy trovano la più importante espressione.
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source: alllambs
Usando como punto de partida el software con el que elabora la impresión de telas y objetos en tres dimensiones, Noa Raviv crea su colección de graduación, cargada de volúmenes e ilusiones ópticas sin dejar de ser minimalista.
Blanco, negro, naranja y geometría son sus elementos de poder para esta colección, y parece no dejar a nadie indiferente.
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source: fubiznet
La créatrice israélienne Noa Raviv s’est inspirée des quadrillages formés par les modélisations défectueuses de 3D pour concevoir ces incroyables revêtements. Des structures graphiques et linéaires, composées d’un alliage subtil d’organza, de tulle et de soie plissée dont certaines parties sont imprimées en 3D. À découvrir dans la suite.
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source: everydayobjectus
來自以色列的新興設計師Noa Raviv以扭曲的數位線條作為靈感起發,創作出一系列由3D概念構成的服裝。
他先在電腦上利用軟體繪出各種線條,絞盡腦汁想出各種構圖後再印出來,直向橫向交錯構成格子,加上扭曲的線條看上去似乎就給人一種錯視的感覺,盯久了會覺得圖在動,或視覺的圖案是立體的圖片。而這正是Noa Raviv想呈現的東西。
他使用網紗和烏干紗在純黑、純白的不面上去做最極致的大量變化,一層一層的堆疊、線條與線條間的寬窄變化、甚至邊緣的處裡,都可以看見他想表達的錯視覺構圖。
Noa Raviv也參考了來自希臘跟羅馬破損的雕像去呈現他的不對稱輪廓線條,他說那些雕像很難找到完全沒有破損的,它們大多呈現不對襯的構圖,並帶有扭曲或斷裂的損傷。這就像它的服裝作品一樣,線條多是扭曲的,構圖也完全不是對稱。
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source: makerslove
これは、テルアビブ在住のファッションデザイナー、ノア・ラビブ(Noa Raviv)が発表したコレクション「ハードコピー」。
ファッションデザインは長い歴史で、可能なスタイルが出尽くしたという観点からのアプローチだそうです。 大手3Dプリンターメイカーであるストラタシス社との協力で、3Dデータとモデルが出力されました。
デザイナーのノア・ラビブ氏曰く、これらの作品は実際は製造することが出来ないバーチャルなもの。現実とバーチャル空間の間に存在するものだそうです。
確かに、いままでのファッションデザインでは登場していないタイプのデザインですよね。 デザイナーの妄想を現実に出来るツールである3Dプリンターは、ファッション世界も変えていくのでしょうか。