PE LANG
moving objects
source: undonet
Moving Objects. L’artista svizzero realizza dei sistemi cinetici che addomesticano e mettono in mostra le forze fisiche con un’eleganza avvincente. Le sue macchine obbediscono ad un’ottimizzazione stringente e costruttiva, attraverso la quale ogni elemento puo’ essere decodificato in base alla propria funzionalita’. L’artista svizzero realizza dei sistemi cinetici, che addomesticano e mettono in mostra le forze fisiche con un’eleganza avvincente. Le sue macchine obbediscono ad un’ottimizzazione stringente e costruttiva, attraverso la quale ogni suo elemento può essere decodificato in base alla propria funzionalità. In esse non vi appare nulla di decorativo o arbitrario. La loro sintassi é dominata dalla precisione e dal controllo, come cornici ad una dimensione aleatorea costruita, nella quale ordine e caos convivono in un fragile equilibrio.
I movimenti delle sculture sono eventi visivi che ad un livello estetico si realizzano in se stessi e allo stesso tempo, come in un gioco di prestigio, portano con se un’illusione; questa evoca poi dei quesiti circa i principi sui quali essa si fonda. Pe Lang non cela nulla, ma al medesimo tempo le sue opere sbalordiscono attraverso la loro grazia formale, come per esempio nella splendente e magica coreografia dei piccoli cilindri di metallo, che fluttuano su e giù tra le lastre di rame (moving objects | nº 502 – 519). E´questo un raffinato gioco di alternanze fra rivelazioni e segreti, su cui si basa l´effetto di queste macchine in un contesto artistico.
I fenomeni fisici sono spesso l’effetto di forze quali il magnetismo, l’inerzia, l´attrito o la forza di gravità, che Pe Lang ricerca personalmente nel corso di laboriosi esperimenti. Spesso egli riproduce la medesima situazione di partenza, all’interno della quale la possibilità di variazione cinetica si ripete contemporaneamente in molteplici punti. Questo momento seriale sta al Minimalismo, così come del resto l´ermetica iconografia dei materiali sta ai macchinari stessi, i quali non possono essere messi in relazione con oggetti dell’esperienza quotidiana.
Pe Lang, nato nel 1974 a Sursee (Svizzera), vive e lavora a Zürich e Berlin. I suoi lavori sono stati mostrati nel corso di diverse mostre internazionali in musei, gallerie e festival. Tra gli altri si ricordano: Centro de Arte Santa Museum Mónica, Barcellona; Galerie Mario Mazzoli, Berlino; Transmediale, Berlino; Elektra, Montreal; Sonic Acts XII, Amsterdam; bitforms Gallery, New York; ISEA, Singapore; Netherlands Media Art Institute, Amsterdam; Cybersonica, Londra; San Francisco Art Institute, San Francisco; Kunsthalle, Lucerna; Artotheque Gallery & City Hall, Caen; SONM, Murcia; Gift_lab Gallery, Tokyo; Kunsthaus L6, Friburgo; National Taiwan University of Arts, New Taipei; Great North Museum-Hatton Gallery, Newcastle; AV festival, Newcastle; Växjö Kunsthalle, Svezia; Tabakalera, San Sebastian; Diapason Gallery, New York; Kunsthalle, Berna.
Fra i riconoscimenti e le residenze si ricordano: Sitemapping/Mediaprojects Award (2011, 2008 e 2005), Swiss Art Award (2009 e 2010) e artists-in-labs residency, presso lo svizzero Center for Electronics and Microtechnology (2007).
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source: abcontemporary
Gravitation, Magnetismus, Mechanik. Wenn in einer Runde gelegentlich das Wort ‘Physik’ fällt, verziehen sich die Gesichter. Mit Grausen erinnern sich viele an ihre Schulzeit. Dem Schweizer Künstler Pe Lang aus Sursee ist ein fabelhafter Coup gelungen. Seine Arbeiten greifen physikalische Phänomene auf. Bewegung und Chaos, Raum und Zeit. Präzision, Reibung, Klang. Auf unerhört ästhetische Weise sind seine Objekte so konstruiert, dass es ein pures Vergnügen ist, sich ihnen, staunend wir Kinder, zu nähern. So der Kurator Marc Wellmann.
Ein kontemplativer Genuss.
Berückende Eleganz, konstruktive Optimierung, Reduktion und Funktionalität. Die minimalistischen Objekte von Pe Lang werden inzwischen weltweit gezeigt und befinden sich in führenden Sammlungen und Museen.
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source: vimeo
Pe Lang, born in 1974 in Switzerland, lives and works in Zurich and Berlin. He has exhibited his works and performed at various museums, galleries and festivals.