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TADAO CERN

Palloncini Neri
L’artista e fotografo lituano Tadao Cern ha creato un’installazione suggestiva, composta da più di 400 palloncini, disposti rigorosamente e geometricamente in molte linee. Intitolata ‘Black Balloons’, questa particolare composizione nasce dalla curiosità e dall’esperienza di Tadao Cern nel ‘collegare due palloncini’ e nel realizzare una nuova composizione uno per uno, che ha dato all’artista un processo creativo come un ‘gioco d’infanzia’ e poi si è trasformato in un esperienziale processo di creazione di un nuovo tipo di arte.

AZUMA MAKOTO

L’artista azuma makoto di Tokyo in collaborazione con john powell di JP aerospace ha completato un volo spaziale botanico, inviando un bonsai di pino bianco giapponese sospeso da un telaio in fibra di carbonio e una composizione di orchidee, ortensie, gigli e iris, tra le altre piante nella stratosfera. lanciata con un pallone appositamente attrezzato dal deserto di roccia nera in Nevada, la missione, intitolata “exbiotanica”, è stata concettualizzata per consentire a diverse piante di entrare nell’ignoto, lontano dalla terra.

MEDIATED MATTER

MEDIATED MATTER – Silk Pavilion II
Bloom è un’installazione interattiva che reagisce al movimento e ai gesti del pubblico. Utilizzando un’interattività laser touch, il pubblico genera fiori digitali in fiore che creano una composizione sonora che cambia in base all’azione dell’utente. Costruita secondo un approccio parametrico di architettura sonora e visiva, l’installazione si presenta come un sistema con un elevato processo di creazione casuale. In questo senso, ogni interazione è unica e inimitabile. Il pubblico comunica direttamente al mondo digitale usando il movimento delle mani creando luci e immagini astratte. Questo esplora la pratica del movimento umano per facilitare l’espressione e la comunicazione del movimento e per progettare e sviluppare nuovi paradigmi per l’interazione con i computer attraverso il movimento.

Martin Messier

ECHO CHAMBER
Performance audiovisiva in più tableau, Echo Chamber si ispira a tecnologie che ci permettono di sondare all’interno del corpo, come gli ultrasuoni e l’agopuntura, generando una composizione sonora in cui predomina l’idea di risonanza. Nel creare un’interfaccia modulare di tre pannelli che consente molteplici manipolazioni, Messier ha determinato i confini delle possibilità per l’esecuzione di una coreografia di suoni e luci. Impugna lunghi aghi come se fossero note di uno strumento, perforando una piastra audio-reattiva che innesca sequenze sonore.

Cerith Wyn Evans

….the Illuminating Gas
Concepita come una composizione armonica di luce, energia e suono, “….the Illuminating Gas” è la più grande mostra mai realizzata da Cerith Wyn Evans (Llanelli, Galles, Regno Unito, 1958; vive e lavora a Londra) e presenta una straordinaria selezione di ventiquattro opere tra sculture storiche, complesse installazioni monumentali e nuove produzioni, che offrono ai visitatori un’esperienza sinestetica unica.

Du Zhenjun

Babel

Il primo sinonimo di disordine che compare sul dizionario è babele, con la lettera minuscola
Du Zhenjun trasforma il mondo in una nuova torre di Babele, ma non pensate che questa Terra lo sia già? Non c’è già troppo disordine, ingiustizia e incomprensione?
Il primo sinonimo di disordine che compare sul dizionario è babele, con la lettera minuscola. E nemmeno a farlo apposta tutte le conseguenze della confusione voluta da Dio sono qui, come a giustificare questo aggettivo. Incarniamo la superbia e la supremazia sul mondo, lo stesso che Egli voleva che abitassimo.
Nelle immagini proposte da Du Zhenjun osserviamo una composizione standard: al centro è sempre presente un’interpretazione della Torre, varie forme, varie strutture, varie visioni. Poi tutt’intorno aleggia un’atmosfera grigia, l’atmosfera della realtà. Un ammasso di cose, persone e edifici. Sono parti di fotografie, o meglio di reportage giornalistici, di guerra e non solo.
L’origine della fonte di luce non la individuiamo, è nell’aria: tutto è illuminato, come nelle stampe composite di fine ottocento, antenate del fotomontaggio.