highlike

Rino Stefano Tagliafierro

Beauty
In questa interpretazione di Rino Stefano Tagliafierro la bellezza è riportata alla forza espressiva di un gesto che egli scaturisce dall’immobilità del quadro, animando un sentimento sottraendolo alla fissità museale. Come se in quelle immagini che la storia dell’arte ci ha consegnato fosse congelato un movimento che l’oggi può rivitalizzare grazie al fuoco dell’inventiva digitale.

Bernd Lintermann and Peter Weibel

YOUR:R:CODE
Il titolo può essere letto in due modi diversi: l’interpretazione »your code« indica che nell’installazione i visitatori sperimentano diversi tipi di trasformazioni digitali di se stessi. Mentre entrando, un visitatore vede ancora il suo riflesso familiare in uno specchio – la rappresentazione virtuale più reale che possiamo immaginare – l’immagine speculare si trasforma gradualmente in un corpo di dati digitale finché, infine, il visitatore è ridotto a un codice leggibile industrialmente. Alla fine si libera dalla rappresentazione virtuale e si materializza in un display flip-dot. Il secondo modo di leggere il titolo del pezzo, »tu sei codice«, sottolinea che noi stessi siamo costituiti da codice, che tra l’altro si manifesta nel codice genetico.

studio smack

PARADISE – A contemporary interpretation of The Garden of Earthly Delights

Lo Studio Smack, meglio conosciuto per il video musicale Witch Doctor di De Staat, ha rilasciato una nuova animazione: un’interpretazione contemporanea di uno dei dipinti più famosi del primo maestro olandese Hieronymus Bosch, The Garden of Earthly Delights. Nel loro ultimo lavoro, il gruppo ha ripulito il paesaggio originale del pannello centrale del dipinto di Bosch e lo ha ricostruito in un’allucinante animazione 4K. Le creature che popolano questo parco giochi al coperto incarnano gli eccessi e i desideri della civiltà occidentale del XXI secolo. Consumismo, egoismo, evasione, richiamo dell’erotismo, vanità e decadenza. Tutti i personaggi sono metafore per la nostra società in cui i solitari sciamano nel loro mondo dei sogni digitale. Sono riflessi simbolici dell’ego e dell’immaginazione delle persone come si vedono, a differenza della versione di Bosch, in cui tutti gli individui sembrano più o meno uguali. Da un Hello Kitty arrapato a un serpente del pene che caccia alla coca Da uno spybot incarnato a polli fritti senza testa. Questi personaggi, una volta figure di sogno dipinte con precisione, sono ora modelli 3D creati digitalmente. A tutti loro è stato dato il proprio ciclo di animazione per vagare nel paesaggio. Inserendoli tutti insieme in questo affresco sintetico, il quadro non è mai lo stesso. Ciò che l’animazione e il trittico di Bosch hanno in comune è che difficilmente riuscirai a sopportare tutto, puoi guardarlo per ore. “Paradise” è stato commissionato dal Museo MOTI nei Paesi Bassi per la mostra New Delights, che fa parte del 500 ° anniversario di Hieronymus Bosch. Una gigantesca installazione video di quest’opera è esposta nel Museo fino al 31 dicembre 2016.

MARTIN HESSELMEIER AND ANDREAS MUXEL

Il peso della luce
La luce, come la interpretiamo abitualmente, è un elemento senza massa e gravità. Per “il peso della luce” un motore fisico simula le forze cinetiche di un oggetto in movimento. Questa massa è proiettata su una struttura a forma di onda nello spazio virtuale. L’oggetto in movimento è rappresentato come una particella di luce nello spazio fisico. La gravità, la massa, la densità e l’attrito influenzano la velocità e l’accelerazione di queste particelle di luce. Poiché il movimento delle particelle si basa su una simulazione, non deve aderire alle realtà fisiche che conosciamo dalla vita di tutti i giorni. Pertanto l’installazione va oltre il comportamento previsto. La materia della luce attraversa così una reinterpretazione della nostra realtà conosciuta.

Du Zhenjun

Babel

Il primo sinonimo di disordine che compare sul dizionario è babele, con la lettera minuscola
Du Zhenjun trasforma il mondo in una nuova torre di Babele, ma non pensate che questa Terra lo sia già? Non c’è già troppo disordine, ingiustizia e incomprensione?
Il primo sinonimo di disordine che compare sul dizionario è babele, con la lettera minuscola. E nemmeno a farlo apposta tutte le conseguenze della confusione voluta da Dio sono qui, come a giustificare questo aggettivo. Incarniamo la superbia e la supremazia sul mondo, lo stesso che Egli voleva che abitassimo.
Nelle immagini proposte da Du Zhenjun osserviamo una composizione standard: al centro è sempre presente un’interpretazione della Torre, varie forme, varie strutture, varie visioni. Poi tutt’intorno aleggia un’atmosfera grigia, l’atmosfera della realtà. Un ammasso di cose, persone e edifici. Sono parti di fotografie, o meglio di reportage giornalistici, di guerra e non solo.
L’origine della fonte di luce non la individuiamo, è nell’aria: tutto è illuminato, come nelle stampe composite di fine ottocento, antenate del fotomontaggio.

LIZ LARNER

Corridor Red/Green

Liz Larner Non voglio davvero guidare l’interpretazione delle persone del lavoro, ma posso farti sapere cosa ne penso. I problemi legati alla fotografia nel periodo in cui ero alla Cal Arts nei primi anni ’80 mi hanno spinto a voler affrontare il nostro mondo spazialmente e materialmente, ma non come architetto. La scultura affronta molti degli stessi problemi dell’architettura, ma per ragioni diverse. Per me è un mezzo che può affrontare il modo in cui viene prodotto il nostro mondo e i fattori che lo compongono. Per questo motivo, sento che c’è una potenziale poetica nella scultura che è strettamente connessa al nostro mondo come contesto in cui viviamo.

Rachel de Joode

“Rappresento gli otto simboli planetari sacri e arcaici in modo semplificato, usando artefatti umani moderni per decostruire il significato dei pianeti solari per la civiltà umana nel suo insieme, esaminando il significato del cosmo attraverso la mia realtà. Presento la mia ricerca etnografica umana universale in uno spazio grigio “neutro”: uno stile museologico, attraverso il quale posso collocare la tradizione storica e culturale in un microcosmo personale, creando una visione terrestre dello spazio e del tempo in un macrocosmo.
Questa serie è un’astrazione modernista che indicizza il sistema solare per me stesso al fine di cogliere la vita e, più specificamente, i fenomeni della mia vita nel tempo e nello spazio.
Utilizzando lo spostamento e la riclassificazione dell’interpretazione planetaria scientifica, culturale, storica e ontemporanea, il mio obiettivo, attraverso la visualizzazione, è quello di semplificare la concezione umana dei pianeti simili in orbita attorno al nostro Sole ”.